VHS è l'acronimo inglese di Video Home System (o anche Video Home Service) ed è uno standard per la registrazione e la riproduzione mediante videoregistratore (VRC) sviluppato dalla JVC (con l'utilizzo di alcune tecnologie concesse in licenza dalla Sony) e lanciato sul mercato nell'autunno del 1976. VHS in origine era l'abbreviazione di Vertical Helical Scan (scansione verticale elicoidale) in base alla tecnica utilizzata. Alcune fonti riportano che il nome in origine significava Victor Helical Scan.
Il DVD è il prodotto della cooperazione di alcune fra le maggiori aziende nel campo della ricerca e dell'elettronica di consumo: il cosiddetto DVD forum, ovvero l'istituzione che si è incaricata di redigere le specifiche del nuovo supporto, era infatti formato da Philips, Sony, Matsushita, Hitachi, Warner, Toshiba, JVC, Thomson e Pioneer. L'intento era quello di creare un formato di immagazzinamento di grandi quantità di video digitali che fosse accettato senza riserve da tutti i maggiori produttori, evitando quindi tutti i problemi di incertezza del mercato dovuti alla concorrenza fra formati che si erano presentati al tempo dell'introduzione delle videocassette per uso domestico.
Il DivX® è una tecnologia multimediale di cui fa parte tra l'altro un celebre compressore video sviluppato da DivX Inc. ed utilizzato da circa 200 milioni di persone nel mondo. Grazie a questa tecnologia, DivX Inc. ha creato un ecosistema che permette di usufruire in modo più immediato del video digitale. Di tale ecosistema fanno parte, oltre ad applicazioni (software) per computer, anche lettori DVD/DivX e macchine fotografiche digitali. Attraverso l'apposito codec è possibile riprodurre e creare file video di questo formato. La particolarità del DivX, oltre alla sua presenza in parecchi prodotti di elettronica di consumo, sta nella sua versatilità nel produrre file di dimensioni ridotte di filmati di lunga durata, lasciando pressoché inalterata la qualità dell'immagine.
HD DVD (acronimo di High Defintion Digital Versatile Disc) è un formato ottico digitale che è stato sviluppato al fine di diventare uno standard per i DVD di nuova generazione adatti ai contenuti ad alta definizione, promosso da Toshiba, NEC, Sanyo, Microsoft e supportato da quattro case di produzione di Hollywood.
Il 19 novembre 2003, il DVD Forum ha deliberato per 8 voti contro 6, che l'HD DVD sarà il successore del DVD per l'alta definizione. È stato proprio durante questo incontro che è stato coniato il nome di HD DVD, che in precedenza veniva chiamato "Advanced Optical Disc" dagli addetti ai lavori. Il Blu-ray invece non è mai stato sottoposto al DVD Forum per l'approvazione.
UMD (Universal Media Disc) è un supporto ottico ideato dalla Sony per la sua consolle portatile PSP (PlayStation Portable).
Vagamente simile al MiniDisc come dimensioni, e al DVD come caratteristiche, ha una capienza di 1,8 GB, e può essere impiegato sia per videogiochi, sia per musica e film. Anche se il formato è stato standardizzato, la creazione fisica degli UMD è esclusiva di Sony. Non esistono, infatti, in commercio masterizzatori UMD, e gli stessi sviluppatori dei giochi sono costretti a rivolgersi a Sony per la pubblicazione. Pare, però, che recentemente Sony abbia cambiato idea su questo punto.
Il Blu-ray Disc (spesso abbreviato in BD) è il supporto ottico proposto dalla Sony agli inizi del 2002 come evoluzione del DVD per la televisione ad alta definizione. Grazie all'utilizzo di un laser a luce blu, riesce a contenere fino a 54 GB di dati, quasi 12 volte di più rispetto a un DVD Single Layer - Single Side (4,7 GB). Anche se questa capacità sembra enorme un disco da 25 GB può contenere a malapena 2 ore di filmato ad alta definizione utilizzando il tradizionale codec MPEG-2. Per questo motivo, oltre all'utilizzo dei dischi a doppio strato (oltre 50 GB), è stato previsto l'impiego di codec più sofisticati come l'MPEG-4 AVC o il Windows Media Video 9 (standardizzato come VC-1) che permettono in teoria di raddoppiare il fattore di compressione rispetto all'MPEG-2 (quindi dimezzando la richiesta di spazio) senza introdurre apprezzabili artefatti sulla qualità video. Si decise di utilizzare il termine Blu al posto del corretto Blue, in quanto quest'ultima è una parola di uso comune e non sarebbe stato possibile registrare il marchio.